Nei miti mesopotamici, l'alal era una specie di demone che, per tentare gli uomini, usciva dagli Inferi e assumeva varie forme, tentazioni che gli abitanti di Babilonia potevano respingere per mezzo di amuleti.
L'arte caldeo-assira rappresenta questi spiriti sotto forma di orribili mostri, come nei bassorilievi del Palazzo di Assurbanipal a Ninive (oggi Iraq), oggi al British Museum) e in piccoli bronzi e tavolette di argilla cotte a forma di un cilindro, cono o timbro.
Generalmente questi demoni sono visti come theriocephalou, con un corpo umano e la testa di un leone con le fauci aperte, le orecchie di un cane e la criniera di un cavallo. I piedi sono spesso sostituiti da artigli di uccelli da preda.
La dea a cui obbediva l'alal si chiamava Alat ed era la moglie di Nergal, dio della guerra, e sorella di Astarte.